Le Machinae Anatomicae del Principe Raimondo di Sangro a Napoli

febbraio 12, 2007

sansevero.jpgDelle Machinae Anatomicae della Cappella Sansevero in Napoli 

I visitatori della cappella Sansevero al 19 di via De Sanctis nel centro storico di Napoli (in prossimita' di piazza San Domenico Maggiore) hanno bene impresse le raffigurazioni di due scheletri umani, un uomo ed una donna, che su di una struttura scheletrica ben conservata mostrano un fitto reticolo di vasi.

Sull'attribuzione dell'opera e sui suoi requisiti e' sempre stato fitto il mistero che ne ha perpetrato nel tempo la fama  un po' sinistra  e che ancor oggi fa dire al custode -guida della cappella che esse sono frutto dell' impiego di sostanze non meglio precisate somministrate per via ematica ancora in vita ad una coppia formata da un uomo e da una donna dallo stesso Principe di Sangro, proprietario della cappella e dell' annesso principesco edificio. In una guida del 1766 e' riportato: "... si veggono due macchine anatomiche, o per meglio dire due scheletri di un maschio, e d'una femmina, ne' quali si osservano tutte le vene e tutte le arterie de' corpi umani, fatte per iniezione, che per essere tutti intieri, e per diligenza con cui sono stati lavorati, si possono dire singolari in Europa" (cfr. Protagonisti nella storia di Napoli: Raimondo di Sangro, De Rosa ed. Napoli 1996). scheletri-san-severo.jpg

Ben diversa e' la versione riportata da Luigi Del Pozzo nella Cronaca Civile e militare delle Due Sicilie (Napoli 1857) cosi' come e' riferita nel racconto "Un sole nel labirinto" (G: Capecelatro, Il Saggiatore Milano 2000)"... 5 Febbraio 1756. Eruzione del Vesuvio. Giuseppe Salerno palermitano costruisce  uno scheletro umano con tutte le vene e le arterie ed il Principe di S. Severo l'acquista assegnando una pensione all'autore. Questi sono in realta' i mostri creati dal principe: macchine anatomiche costruite con le ossa dei cadaveri con spago e fil di ferro e cera. L'atto che i due contraenti firmano davanti al notaio , e che stabilisce un compenso di duemila ducati annui per il medico siciliano fuga i dubbi residui...".

Ciononostante la leggenda resiste nei secoli e l'interrogativo se sia una ceroplastica o un  metodo di conservazione misterioso e' tramandato ai nostri giorni ma...e se avesse ragione il custode ?

The “Machinae Anatomicae”  in San Severo Chapel, Naples.

 Two  human skeletons with a huge blood vasculature are the main attractions for the visitors in the San Severo Chapel (De Sanctis street,19- inside the ancient spanish quarter of Naples). Nowaday nobody knows the author of this anatomical masterpiece: the San Severo guardian keeps in his mind and reports  an ancient tail about the alchemy done by Raimondo de Sangro, the San Severo building’s owner. Three century ago he injected some unknown substance in  two persons died accidentally which petrified all their veins, arteries and capillaries as well as several organs. In a  1766-edited- guide an unknown author reported:  “… there are two Machinae Anatomicae, or two skeletons of a male and a female, where all human veins and arteries are visible, that are done by injections and for their completeness and the care are really singular in Europe” (in “Protagonisti nella storia di Napoli: Raimondo di Sangro, De Rosa edition, Naples, 1996) .  A different point of view Luigi Dal Pozzo reported  in the “Cronaca civile  e militare delle Due Sicilie”  (Napoli 1857) : “… February, 5 1756. Vesuvio erupts. Giuseppe Salerno, born in Palermo, builds an human skeleton with all the veins and the arteries and the San Severo Prince (ndr. Raimondo di Sangro) awards him with a pension . These monsters are anatomical machineries made by cadaveric bones, cords, wire and wax. Two thousand annual ducati was the payment for the work decided by the two contracting parties…”. This favors the hypothesis that  these skeletons are reconstructions of the circulatory system made by an anatomist doctor following Raimondo de Sangro's directions, using bee wax and other materials. If  this is the case, then it's astoundin for the perfection of the reproduction, but…  the legend of the alchemy has been handed down to posterity and so…  is it a wax work or is the guardian right? sansevero1.jpgmac 10.2.07